Anna Franca era energia e generosità allo stato puro. Instancabile e brillante, con una intelligenza appassionata fuori del comune,  ha sostenuto la fondazione e la crescita della Scuola di Architettura di Alghero come se volesse farsi carico del mondo. Perché era questo il suo modo di essere e tutti quanti l’hanno conosciuta hanno appreso uno stile, che è quello di un impegno quotidiano, un’ansia febbrile dedicata al progetto della Scuola in nome del bene collettivo. Era l’aura di Anna Franca che pervadeva la vita della Scuola e che permaneva anche quando si è spostata, soltanto spostata,  a Ca’ Foscari. Per questo credo che tutti noi abbiamo vissuto il suo impegno veneziano quasi  come un trasferimento temporaneo, come  se Anna Franca fosse la nostra ambasciatrice della quale andare fieri e così è stato fin dal primo giorno che l’hanno conosciuta.  Anna Franca era una mia allieva e si era laureata con me in Ingegneria a Cagliari. Non è stato difficile coglierne il talento, tanto era evidente, ma anche tutte quelle virtù che sono necessarie per metterlo al servizio degli altri. La sentiremo sempre vicina, come fosse nella stanza accanto, una presenza sicura e familiare che ci spingerà a non assumere un’aria solenne e triste, ma a conservare nel nostro patrimonio affettivo i significati profondi della sua breve vita. 

Giovanni Maciocco