06/11/2017

"XX Bienal de Arquitectura y Urbanismo in Chile" al nostro Jorge Lobos

XX Biennale di Architettura e Urbanistica in Cile

Jorge Alejandro Lobos Contreras, professore associato in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e fondatore di EAHR “Emergency Architecture & Human Rights”, ha ricevuto il premio XX Biennale of Architecture e Urbanistica in Cile
Quest’anno l’evento si è svolto al Parque Cultural di Valparaíso in Cile tra il 26 Ottobre e il 10 Novembre 2017.

Il premio, assegnato per il progetto "100 aule per i figli dei rifugiati in Medio Oriente", è uno dei più importanti in America latina in lingua spagnola e nasce dalla volontà dell’Ordine degli Architetti del Cile in collaborazione con la Scuola di Architettura e Urbanistica del paese sud americano.

Gli autori del progetto sono:
Jorge Lobos UNISS founder EAHR, Michele di Marco IUAV MsC univ. Copenhagen, Martina Rubino La Sapienza - KADK Copenhagen, Andrea Maggiolo IUAV italia, Jawhara Hammuh designer Palestine, Amalie Gernow KADK Copenhagen, Federico Tomassobi IUAV

Il tema del progetto, migliorare la risposta dell'architettura alle sfide della società contemporanea, è stato presente anche al workshop Fertilia in movimento che si è svolto a maggio 2017 di cui il DADU era uno degli artefici.

 

 

 

Le ragioni della XX Biennale di Architettura e Urbanistica in Cile

La manifestazione più importante in ambito disciplinare del sud America è invasa da progetti, ricerche, teorie e pratiche che affermano il ruolo dell’architettura come creatrice ma anche portatrice di “bene comune”; dove si continua ad esplorare i territori dell’architettura sociale, che prova a essere inclusiva, pluralista e trasversale. 

La Biennale nasce dalla consapevolezza che, negli ultimi anni, sempre più persone e professionisti parlano di architettura non semplicemente dal punto di vista estetico o formale.
Nel suo contesto si prova a legare la disciplina a tematiche etiche e sociali e a considerare l’ambiente costruito nella sua complessità. Per questo il repertorio classico dell’architettura non è abbastanza e così si apre alle tematiche considerate impellenti e non più derogabili.

Dalle proposte sono scaturite 7 parole chiave, a cui corrispondono altrettante macro-aree di indagine: comune, partecipazione, vulnerabilità, integrazione, identità, futuro, risorse.

 

PER APPROFONDIRE