Martedì, 11 Febbraio 2020
Conferenze

CONFERENZA E PRESENTAZIONE DEL “CONGRESO INTERNACIONAL DE VIVIENDA COLECTIVA SOSTENIBLE” CONFERENZA E PRESENTAZIONE DEL “CONGRESO INTERNACIONAL DE VIVIENDA COLECTIVA SOSTENIBLE” (ALGHERO 2020)

 

18 febbraio 2020 | ore 17.00

Aula 7  |  Complesso di Santa Chiara - Alghero

 

CONFERENZA E PRESENTAZIONE DEL

“CONGRESO INTERNACIONAL DE VIVIENDA COLECTIVA SOSTENIBLE”

(ALGHERO 2020)

 

RIPENSARE L’ABITARE DEL XXI SECOLO:

Esperienze di insegnamento e di gestione del sistema abitativo a Barcellona

Zaida Muxi Martinez

Architetta e PhD, professoressa di Urbanistica presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Barcellona è stata condirettrice con Josep Maria Montaner del “Master Laboratorio de la vivienda del siglo XXI (2004-2014)”, è condirettrice del “Congreso Internacional de Vivienda Colectiva Sostenible”. Il congresso si è tenuto per la prima volta nel 2014 a Barcellona, nel 2016 a San Paolo (Brasile), nel 2018 a Guadalajara (Messico), e nell’aprile 2020 si terrà presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero.

Durante la sua carriera ha approfondito i temi dell’urbanistica, architettura e genere. È co-fondatrice del “Col·lectiu Punt 6” un collettivo femminile che si occupa di ricerca e relativa diffusione nell’ambito di una pianificazione urbana con prospettiva di genere. Nel 2015 è membro e co-fondatrice della rete di ricerca “Un día una arquitecta “.

Dal 2015 al 2019 è stata direttrice dei settori di urbanistica, edilizia abitativa, ambiente, ecologia urbana, spazio pubblico, strade pubbliche ed educazione civica, per la città di Santa Coloma de Gramenet.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La arquitectura de la ciudad global; Postsuburbia (in collaborazione con Josep Maria Montaner) Arquitectura y Política, Archivo crítico Modelo Barcelona 1979-2004 (coeditrice). Ha tenuto conferenze e corsi in numerose città in America, Europa e Asia.

Nel suo ultimo libro “Donne, case e città” (libro pubblicato da dpr-Barcelona nell’ottobre 2018), propone una riscrittura della storia dell’architettura e dell’urbanistica basata sui contributi delle donne che sono stati omessi nella trasmissione del sapere. Il libro si focalizza sull’ambiente abitato, spaziando dal design alla politica, dall’architettura alla pianificazione urbana per incentrarsi nella casa e nella città, come rappresentazione del privato e del pubblico. La casa come metafora dell’architettura, la città come sintesi di azioni umane.