Lunedì, 22 Maggio 2023
ore: dalle 10:30 alle 13:00
Conferenze

"La città, metamorfosi di un’identità complessa" e "Borderscaping: ripensare, agire, abitare il confine"

Complesso del Santa Chiara, Aula Santa Croce 2° piano
Locandina evento 22 maggio

Confenza

Anna Lazzarini | Università di Bergamo

La città, metamorfosi di un’identità complessa
 

Chiara Brambilla | Università di Bergamo

Borderscaping: ripensare, agire, abitare il confine

   22 Maggio 2023 dalle 10:30 alle 13:00 
   Complesso del Santa Chiara, Aula Santa Croce 2° piano 
   Codice Microsoft Teams: 3vm8oif - https://bit.ly/3mGFUiM

Che cosa è una città? Come è possibile conoscere una città?

Nel tentativo di rispondere a queste domande, la città verrà presentata come un campo di forze, un luogo in cui forme, principi, dinamiche sono in conflitto. Nella forma urbana da sempre, infatti, si esprimono con forza alcune grandi tensioni, che ne disegnano identità, funzioni, possibilità.

La città stessa è polemos, conflitto. Si dispiega in una molteplicità di forme, ma continua a esibire se stessa come sintesi impossibile: una forma esemplare di “unità molteplice”. In questo senso, essa si presenta quale figura della complessità e, come tale, richiede una pluralità di sguardi, di voci, di linguaggi, di saperi.

Emerge da qui il racconto della città e delle sue trasformazioni, che si fa metafora della condizione umana contemporanea.

Anna Lazzarini è Professore Ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università degli studi di Bergamo. Laureata in filosofia, dottoressa di ricerca in Antropologia ed Epistemologia della complessità, è stata Ricercatrice in Filosofia morale presso l’Università IULM di Milano. Al centro dei suoi interessi di ricerca, la metamorfosi della città contemporanea come racconto delle trasformazioni della condizione umana odierna; la trasformazione degli spazi pubblici; la relazione fra città e cittadinanze e fra costruzione identitaria e rapporti socio-spaziali. Ha pubblicato monografie, saggi e articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali. Fra le sue pubblicazioni: Polis in fabula. Metamorfosi della città contemporanea (Sellerio, 2011) e Il mondo dentro la città. Teorie e pratiche della globalizzazione (Bruno Mondadori, 2013).

 

Nel corso della lezione, sarà esplorato il potenziale concettuale, metodologico e applicativo della emergente riflessione sul confine come borderscaping, proposta in ambito antropologico e interdisciplinare. Ripensare i confini attraverso la lente del borderscaping consente di rivelare la complessità multidimensionale epistemica, spaziale e temporale dei confini, mostrandone la valenza di luoghi complessi cruciali per interpretare i cambiamenti politici, territoriali e socioculturali del mondo globale e globalizzato contemporaneo. Più precisamente, la nozione di borderscaping favorisce una rilettura costruttiva e feconda degli immaginari di confine e del nesso, passato e presente, tra confini e (im)mobilità umana attraverso l’elaborazione di approcci inediti sul piano epistemologico, ontologico e metodologico, ponendo l’attenzione in particolare su tre argomenti che restano ad oggi ancora poco studiati nel dibattito internazionale e interdisciplinare dei border studies: il nesso politica-estetica, l’urgenza di una prospettiva temporale, l’importanza di elaborare un approccio metodologico politico, performativo e partecipativo.

Chiara Brambilla, dottoressa di ricerca in Antropologia ed Epistemologia della Complessità, è attualmente professoressa associata in Discipline Demoetnoantropologiche presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo. È stata Professore a contratto di Antropologia Culturale presso l’Università IULM di Milano. Ha pubblicato libri, saggi e articoli su riviste nazionali e internazionali, occupandosi di antropologia, geografia critica ed epistemologia dei confini; migrazioni, transnazionalismo e globalizzazione; paesaggio, territorio e identità; confini in Africa; colonialismo e post-colonialismo. È associate member del Nijmegen Centre for Border Research (Nimega, Olanda). Partecipa al comitato editoriale della rivista Journal of Borderlands Studies in qualità di redattore referente per l’Europa.