STRATIGRAFICA IN MOVIMENTO
Laboratorio Città e Territorio
Conferenza dell’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo dal titolo:
“Stratigrafia in movimento”.
Lunedì 27 maggio 2024 dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Complesso di Santa Chiara, aula Lai
Programma:
- Saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, Università degli Studi di Sassari, Prof. Emilio Turco
- Introduzione di Antonello Marotta, Professore Associato di Composizione Architettonica e Urbana (DADU, UNISS)
- Conferenza dell’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo
- Interventi:
Gianfranco Sanna, Professore Associato di Composizione Architettonica e Urbana (DADU, UNISS)
Matteo Fusaro, Dottorando in Composizione Architettonica e Urbana (DADU, UNISS)
Maurizio Serra, Dottorando in Composizione Architettonica e Urbana (DADU, UNISS) - Conclusioni del Prof. Emerito Giovanni Maciocco (DADU, UNISS)
STRATIGRAFIA IN MOVIMENTO
superfetazióne
s. f. [dal lat. mediev. superfetatio -onis, der. del lat. superfetare «concepire sopra un precedente concepimento»
Ogni nuova realizzazione è forma della superfetazione, quindi è per definizione transitoria: non deve necessariamente correggere inconvenienti, approssimazioni, incongruenze, casualità, chiede solo di stratificarsi sull’esistente, prescindendo da qualsiasi forma di giudizio sulla qualità del costruito e del paesaggio circostante. Il nuovo dispositivo si insedia senza clamore sull’esistente, con discrezione e misura, sfruttando le potenzialità latenti degli strati sedimentati della città e del territorio, si sovrappone indifferentemente sull’ordinario e sulle tracce materiali della storia e, pur consapevole della transitorietà della propria presenza, non rinuncia ad infondere nuova identità ai luoghi, dando origine a nuove sequenze del processo di sedimentazione.
Maria Giuseppina Grasso Cannizzo
Dopo la laurea fino al 1980, si dedica prevalentemente all’attività didattica affiancando il prof. Franco Minissi al corso di Restauro dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Nel 1980 si trasferisce a Torino dove collabora con la Fiat Engineering al progetto di ricostruzione dei centri storici in Basilicata. Dal 1986 vive in Sicilia. Nel 2005 e nel 2012 vince il RIBA Awards/EU. Nel 2012 viene insignita della Medaglia d’Oro alla Carriera assegnata dalla Triennale di Milano. Nel 2008 è fra i cinque architetti invitati al concorso per la curatela e l’allestimento del Padiglione Italiano della XI Biennale di Architettura Di Venezia. Nel 2016 la giuria della XV Biennale di Architettura di Venezia le assegna la Menzione Speciale per l’installazione Onore Perduto con cui partecipa alla mostra Reporting from the front curata da Alejandro Aravena. Nel 2018 partecipa alla mostra FREESPACE curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, XVI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2019 le viene conferita la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Edile – Architettura dall’Università degli Studi di Catania. Nel 2021 vince il Premio alla Carriera INARCH Nazionale, entra a fare parte della Accademia Nazionale di San Luca e vince il Premio Italiano di Architettura per il migliore edificio _ Triennale di Milano _ MAXXI.