M.A.C.IN.A. - Applicazione multilivello per archivi di informazioni culturali. Un focus sulle aree interne delle regioni Abruzzo e Sardegna

La partecipazione condivisa alla conoscenza del patrimonio culturale, compreso il paesaggio naturale e costruito, è un tema sfaccettato e particolarmente attuale che deve essere affrontato per comprendere, comunicare, conservare e trasmettere alle generazioni future il nostro patrimonio culturale nelle sue espressioni materiali e immateriali. Per raggiungere la conoscenza del patrimonio culturale è necessario documentare il patrimonio attraverso l'integrazione di diversi metodi e discipline che, supportati dalle più recenti tecnologie digitali, generano un'ampia gamma di informazioni eterogenee che devono essere organizzate semanticamente e successivamente opportunamente analizzate e interpretate, al fine di indirizzare specifici processi di pianificazione, tutela, conservazione, promozione e valorizzazione. Il compito di questo progetto è quello di acquisire dati e registrare digitalmente i manufatti che l'uomo ha costruito intorno ai corsi d'acqua, sia per attraversarli sia per sfruttarne la forza a fini produttivi o per proteggersi da eventi idrogeologici. Questi manufatti, come mulini, infrastrutture e canalizzazioni, rispecchiano particolari tipi di antropizzazione e sono strettamente legati al loro contesto originario.

Per approfondire la conoscenza del patrimonio culturale saranno realizzati processi appropriati, ampiamente sperimentati dalla comunità scientifica internazionale, finalizzati alla rappresentazione digitale dei dati geospaziali nei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e dei dati architettonici nel Building Information Modelling (BIM). Questi processi, condotti con particolare attenzione alla lettura diacronica delle trasformazioni storiche del paesaggio (Heritage/Historical GIS) e del patrimonio costruito (Heritage/Historical BIM), integrati con i dati provenienti dall'analisi delle serie temporali idrogeologiche e idroclimatiche, serviranno a sviluppare uno strumento particolarmente adatto alla definizione di meccanismi complessi di causa-effetto per le aree analizzate. L'integrazione dei due processi è finalizzata a creare le basi per un Heritage/Historical Landscape Information Modelling (HLIM), un obiettivo strettamente legato alla gestione dei big data ma anche all'intenzione di definire uno strumento aperto, versatile e accessibile a diversi professionisti coinvolti in attività legate al patrimonio culturale e naturale. Allo stesso modo, a partire dall'HLIM sviluppato, saranno definiti una serie di output volti ad approfondire la comunicazione e l'educazione al patrimonio per garantire la resilienza dei siti e la relativa sostenibilità a seguito del coinvolgimento della società civile.

Infine, l'approccio transdisciplinare garantito dalle competenze dei gruppi di ricerca coinvolti sarà in grado di affrontare il tema del rapporto uomo-paesaggio in una prospettiva multi-obiettivo, grazie a processi partecipativi orientati allo sviluppo e alla conservazione sostenibile di territori marginali e poco conosciuti. Il caso di studio sarà il territorio delle aree interne delle regioni Abruzzo e Sardegna, selezionando alcuni manufatti e analizzandoli in relazione ai loro contesti naturali.

Dati di progetto

Unità di ricerca

  • Consiglio Nazionale delle Ricerche, Responsabile di progetto Ilaria Trizio
  • Università degli Studi di Sassari, Responsabile di unità Michele Valentino
  • Università degli Studi di Napoli Federico II, Responsabile di unità Silvia Fabbrocino

Call
Bando PRIN 2022 PNRR

Durata del progetto
24 mesi

Principali campi ERC 
SH - Social Sciences and Humanities

Subcampi ERC 

  • SH5_8 Cultural studies, cultural identities and memories, cultural heritage
  • SH5_12 Computational modelling and digitisation in the cultural sphere

Parole chiave 
patrimonio culturale e paesaggistico, mulini ad acqua, digitalizzazione del patrimonio culturale, analisi multidisciplinare, integrazione HGIS e HBIM, educazione al patrimonio culturale