Riscaldamento del mare e arretramento delle coste nel bacino del Mediterraneo Wa.Co.Med Il cambiamento climatico in atto e l'innalzamento del livello del mare hanno già modificato e modificheranno drasticamente la fisiografia costiera di tutto il Mondo. Questo fenomeno avrà un profondo impatto sulla vita sviluppata lungo le costiere, sulle attività umane, sugli habitat della fauna selvatica, compreso l'aumento delle inondazioni e della frequenza e intensità delle tempeste. Ad esempio, numerosi modelli a scala globale suggeriscono che un aumento della temperatura di 2°C rispetto all'“era pre-combustibili fossili” determinerà un innalzamento del livello del mare di circa 1m nel 2100, causando l'annegamento di circa 5500 kmq di pianura e l'arretramento completo di molti sistemi di barriere lagunari lungo le coste italiane.Tuttavia, quando vengono applicati ad aree specifiche, questi modelli devono essere calibrati in base alle peculiarità della scala regionale e locale per una definizione più accurata dello scenario atteso. Ciò è particolarmente importante in bacini chiusi, come il Mediterraneo, dove le attività umane e gli effetti del cambiamento climatico sono più rilevanti, ma la cui dinamica è peculiare rispetto agli ambienti oceanici; le condizioni ambientali di “fondo” non antropiche devono essere definite come punto di riferimento per la modellazione. Inoltre, capire come questi sistemi sedimentari costieri abbiano reagito in passato in risposta alle variazioni eustatiche (livello del mare, tasso di sedimentazione e aggiustamento glacio-idrostatico) è fondamentale per la valutazione dell'impatto e del rischio. Il progetto Wa.Co.Med mira ad acquisire nuovi dati sul campo per migliorare i modelli predittivi climatico-eustatici esistenti per il bacino del Mediterraneo occidentale. In particolare, si propone di:1. ottenere tassi di oscillazione eustatica totale accurati dal tardo Quaternario all'epoca attuale (da 130 a 1 ka fa) sulla base di sequenze sedimentarie dello stadio isotopico marino (MIS) 5e (~129-116 ka) e delle molteplici beachrocks e paleospiagge sommerse oloceniche in tre aree tipo lungo le coste della Sardegna, del Metaponto e della Sicilia. Per migliorare l'accuratezza delle curve del livello del mare esistenti è fondamentale un'alta risoluzione temporale della successione sedimentaria. Tutte le aree target mostrano evidenze di neotettonica e tassi di sollevamento diversi. Di conseguenza, è necessario definire e confrontare la tettonica locale, con i tassi di sollevamento e i valori dell’aggiustamento isostatico post glaciale (Glacial isostatic adjustment – GIA).2. ricostruire i principali parametri dell'acqua marina (temperatura, salinità) dell'ultimo stadio interglaciale (MIS5e) utilizzando proxy geochimici (rapporti isotopici dell'ossigeno, composizione degli elementi in traccia e carbonio stabile/organico) e confrontarli con le condizioni attuali delle acque poco profonde. Il MIS5e è un caso di studio ideale perché caratterizzato da un clima solo leggermente più caldo dell’attuale e senza alcun apporto antropico importante. La fauna fossile raccolta in successioni costiere sarde sviluppatesi durante il MIS5e sarà analizzata per ottenere le principali informazioni sulle acque marine. Saranno selezionati i taxa, più abbondanti durante il MIS5e e che vivono ancora oggi, per modellizzare le variazioni climatiche future.3. Sulla base dei dati climatici, Wa.Co.Med cercherà di produrre una curva eustatica totale estremamente accurata per le aree studiate, da utilizzare come modello di riferimento per i modelli previsionali del Mediterraneo occidentale. Dati di progetto Unità di ricercaUniversità degli Studi di Cagliari Responsabile scientifico del progetto Stefano AndreucciUniversità degli Studi di Sassari, Responsabile scientifico di Unità Vincenzo PascucciUniversità degli Studi di Bari Aldo Moro, Responsabile scientifico di Unità Marcello TropeanoCallBando PRIN 2022 PNRRDurata del progetto24 mesiPrincipali campi ERC PE - Physical Sciences and EngineeringSubcampi ERC PE10_12 Sedimentology, soil science, palaeontology, earth evolutionPE10_5 Geology, tectonics, volcanologyPE10_6 Palaeoclimatology, palaeoecologyParole chiave curva del livello del mare, sedimentologia dei depositi relativi a coste rocciose e arenili, datazione a luminescenza, stratigrafia quaternaria, neotettonica, geochimica ambientale Pubblicazioni De Luca M., Casini L., Cossu G., De Falco G., Gamberi F., Marras P., Santonastaso A. Stelletti M., Pascucci V. (2025) Geomorphology of the NE Sardinian continental shelf between Olbia and Posada (Italy). Journal of Maps, 21(1). https://doi.org/10.1080/17445647.2024.2446249 Naviga la sezione un mondo Futuro più caldo: effetti sulle comUnità plancToniche e sui patogeni negli ecosistemi vUlneRabili del mediterraneO Reloading city: un nuovo approccio sistemico alla rigenerazione della città e del territorio Diritto e ‘buone pratiche’ nella gestione del territorio fra antichità romana e realtà odierna: la sostenibilità nell’uso del suolo alla luce dei testi agrimensori romani Riscaldamento del mare e arretramento delle coste nel bacino del Mediterraneo Wa.Co.Med M.A.C.IN.A. - Applicazione multilivello per archivi di informazioni culturali. Un focus sulle aree interne delle regioni Abruzzo e Sardegna Progettazione e sintesi di metamateriali con applicazioni all'ingegneria delle infrastrutture Uno strumento di interazione fluido-struttura per la protezione dei siti di produzione di energia pulita (FSI-CEP) Artefatti normativi e disegni normativi: indagare la regolazione non linguistica (NAND)